Nell’articolo sul Laurisolfato di Sodio (il link qui), abbiamo già ampliamento parlato dei tensioattivi “cattivi” e di quello che potrebbero provocare all’uomo e all’ambiente, ma vorrei anche farvi conoscere i tensioattivi non aggressivi che si usano in alternativa. I più usati nei prodotti detergenti e che sono delicati o mediamente delicati sono le betaine (come il Cocoamidopropyl betaine), i coccopolipeptidi di soia, i sarcosinati (come il Sodium lauryl sarcosinate), i coccoanfoacetati (come il Sodium cocoamphoacetate), i coccotartrati (come il Cocopolyglucose tartrate), i sulfosuccinati (come il Disodium laureth sulfosuccinate) e i composti di proteine idrolizzate (come i Sodium cocoyl hydrolized wheat protein). Prelidigiamo sempre detergenti con nell’inci questi tensioattivi che sono meno aggressivi.
Se volete invece un prodotto del tutto naturale potete usare le farine di cereali ricche di sostanze emulsionanti, capaci cioè di far miscelare l’acqua con i grassi. L’avena è conosciuta e usata con successo per le sue proprietà detergenti, adatte a pelli delicate e sensibili. (vedi l’articolo sul detergente intimo nel link qui ). La farina di grano saraceno è forse ancora più detergente di quella di avena, ma ci si può lavare anche con farine di legumi come i ceci, fagioli, piselli, lenticchie e soia. Lavarsi con queste farine non è complicato, basta strofinare la farina sulla pelle bagnata e quindi sciacquare.
Se siete dei naturalisti eccezionali conoscete sicuramente il metodo qui di seguito: lavarsi esclusivamente con l’acqua senza nessun altro prodotto detergente, solo strofinandosi con un asciugamano di cotone bagnato. Si dice che questo lavaggio elimini le squame e levighi la pelle. Per un lavaggio più delicato bagnare la pelle con un olio extravergine di oliva, l’olio scioglie lo sporco grasso e l’asciugamano lo assorbe e lo rimuove.
Bene, siamo arrivati alla fine di questo articolo, vi aspetto nei commenti!